10/02/10

Intervista ai Devastator


Dopo la positiva recensione di “Underground’n Roll” torniamo a parlare dei lucchesi Devastator, questa volta con un’intervista al batterista e fondatore della band Luca

Luca parlaci di questo “Underground n’ roll”, smetti però i panni del batterista della band e calati in quelli di un ragazzo che non conosce i Devastator e si trova davanti questo disco… che sensazioni proveresti ascoltandolo?
Proverei una sensazione di nausea mista a vomito e orrore, sommata a un impulso irrefrenabile di spaccare lo stereo nel muro... A parte di scherzi, è una domanda abbastanza difficile da affrontare, e sinceramente non saprei cosa dire. Ho passato così tanto tempo dietro a sto disco (scrittura dei pezzi, prove, arrangiamenti, registrazioni ecc) che ormai lo conosco a memoria, e diciamo che mi ha pure un po’ rotto i coglioni ehehehe… Per cui non riesce proprio a venirmi in mente cosa penserei ascoltandolo da “neofita”. Che ne so, avvertirei il clima festaiolo che ha sto cd, in più la passione e la cura con cui è stato suonato…

3 studio album, 2 live album, 1 tour per tutta Italia e la soddisfazione di fare da supporto a gli Assassin, non si può certo dire che non vi spacchiate il culo, e nonostante ciò rivendicate l’”orgoglio di essere underground” , vi siete affezionati a questa dimensione o pensate che le grandi luci dei riflettori non facciano per voi? E secondo te per avere più successo è giusto scendere a compromessi?
Beh sì ti posso confermare che da quando esistiamo il culo ce lo siamo spaccato per bene… Io poi, occupandomi di tutta la parte promozionale ne so di certo qualcosa. Noi rivendichiamo il nostro “essere underground”, per il semplice motivo che tutto quello che abbiamo ottenuto fino a oggi (e te lo posso giurare su qualsiasi cosa) l’abbiamo ottenuto con le nostre sole forze. Nessun tipo di agenzia booking o promozionale ci ha aiutato, nessuna conoscenza. E poi non dipendere da nessuno è straordinario dal punto di vista della stesura dei brani. Se ci fai caso i nostri tre album sono completamente diversi l’uno dall’altro, questo perché scriviamo sempre quello che ci pare senza aver paura di perdere fans o occasioni per suonare. Quando uscimmo con il nostro primo disco “Thrash ‘n’ War” nel 2005, attirammo a noi una forte attenzione da parte dei thrashers italiani. Volendo avremmo potuto scendere a compromessi scrivendo il secondo album thrash al 100%, e magari il nostro successo sarebbe aumentato. Ma invece abbiamo semplicemente scritto quel che ci andava e il risultato lo puoi sentire su “Alcoholic Invasion”. Con questo dico che spesso per aver più successo bisogna scendere a compromessi leccando un po’ il culo ai fans delusi dall’album o dagli album precedenti.

Non ho ancora avuto il piacere di vedervi all’opera in sede live, ma immagino che la vostra musica possa rendere al meglio proprio lì, anche grazie all’ironia e la simpatia che trasmettete; c’è un qualche aneddoto particolarmente divertente che ricordi legato a un vostro live?
Ehehehe qui ci sarebbe da scrivere un libro. Durante i nostri concerti live è successo un po’ di tutto, tra cadute, vomitate, risse e chi più ne ha più ne metta. Una cosa carina da ricordare accadde durante il festival “Titans Of Thrash” nel lontano 2004. Rob salì sul palco completamente ubriaco e durante l’intro del primo pezzo per colpa dell’headbanging sfrenato perse conoscenza dal giramento di testa e svenne sul palco davanti a tutti. Prima di ripartire a suonare passarono 10 minuti buoni. All’inizio la paura fu tanta, ma poi ripensadoci tutte le volte ci scompisciamo da ridere! Un’altra cosa divertente è successa durante la nostra ultima data a Milano il 20 Giugno. Durante la canzone “Alcoholic Invasion” Ricca lancia sempre sul pubblico lattine di birra a volontà. Solo che siccome è un maledetto briao l’ultima volta ha preso in faccia una povera ragazza che era sotto il palco. Non si è fatta niente per fortuna, ma la cosa è stata enormemente divertente da vedere ehehe!
Uno degli episodi più divertenti di “Underground’n’ roll” è il pezzo “ I Hate Cover Bands”, che tra l’altro mi trova molto d’accordo, sfogati un po’ su quest’argomento illustrandoci il tuo punto di vista.
Il nostro punto di vista è semplicemente basato sul fatto che in questo paese di merda tirano di più le tribute bands che i gruppi con pezzi inediti. I locali chiamano sempre più spesso gruppi che suonano roba di altri, pagandoli anche un sacco di soldi a serata. Mentre gruppi come il nostro, e qui sento la solidarietà delle altre migliaia di band italiane underground, per riuscire a chiudere una data ci mettono anche un mese! E chi ti frega il posto? Chi ti toglie una possibilità di farti sentire dal vivo? Un gruppo di marionette truccate da personaggi famosi che scimmiottano la musica già scritta e già suonata anni prima. Tirate fuori le palle e le idee proprie, è facile suonare musica già scritta da gente che almeno le palle di scriverla le aveva!!!

L’alcohol è indubbiamente uno dei principali temi Devastator, chi di voi è il beone più marcio? Dacci qualche cenno sui tuoi alcolici compagni di bevute.
Allora: io ho smesso di bere superalcolici nel 2007, per problemi legati alla salute e perché ormai l’alcool stava diventanto una dipendenza pericolosa per me, quindi ai primi allarmi ho deciso di chiudere. Comunque una bella birra ogni tanto me la bevo sempre volentieri. Rob anche lui ha smesso con i superalcolici ma resta un devoto fanatico della birra. Infine c’è Ricca che non ha mai smesso di gonfiarsi come un pallone. Quindi il beone più marcio di noi tre è Ricca, senza dubbio. Chi lo conosce lo può confermare: Ricca non dirà mai no all’alcool, semmai sarà l’alcool che dirà no a Ricca ehe!

“Cemetery beach” è secondo me il pezzo migliore dell’album, grazie alla sua orecchiabilità, so che quando si fa questa domanda a un musicista è come chiedere a una madre di scegliere tra i suoi figli ma.. qual è il tuo brano preferito di “Underground’n’ roll e perché?
Non ho un brano preferito in particolare, diciamo che i brani di “Underground ‘n’ Roll” che mi diverto di più a suonare live sono “Cemetery Beach” perché è troppo divertente, “Here We Go” per la sua velocità e “Hypocrisy” perché è un pezzo molto completo, con parti veloci e parti lente, e soprattutto perché da quando siamo rimasti in tre la canto io in alcune parti. In definitiva scelgo proprio “Hypocrisy” come brano preferito sia da ascoltare che da suonare live. Poi è un pezzo degno di nota perché è dedicato al nostro vecchio cantante (Luchino) che ci ha mandato in culo e poi in giro ci ha fatto passare come stronzi parlandoci male alle spalle.

Di “Cemetery beach” poi ho avuto modo di vedere il bellissimo videoclip, chi è la mente geniale che lo ha partorito? Immagino poi che il “making of” sia stato esilarante, vero?
La storia del video è stata studiata da noi Devastator e Mylo, un nostro grande amico che ha pure curato regia e montaggio del video. Il video è stato girato in 5 ore, cambi di location e trucco compresi. Comunque sono molto contento di come rende il risultato finale. Rende perfettamente l’idea di come noi Devastator non vogliamo mai prenderci troppo sul serio! Confermo che la realizzazione delle riprese è stata fantastica. 5 ore ininterrotte di risate!

Ho definito l’album un calderone in cui si può trovare thrash, punk, hardcore, stoner ma soprattutto rock’n’ roll. Considerando che ogni album dei Devastator è diverso dal precedente cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? Possiamo rassicurare i vostri fans che non vi farete coinvolgere da sperimentazioni dance/emo/pop?
Attualmente stiamo scrivendo materiale inedito, abbiamo già sei pezzi finiti che andranno sul nostro prossimo album, che vogliamo far uscire nel 2010. Anche il prossimo album sarà diverso dal suo predecessore, ma i fans possono stare tranquilli, visto che fino a ora la roba nuova è velocissima, estrema e incazzata come non mai! Non inseriremo mai roba da emorroidi nella nostra musica! Dance moderna mai, magari qualcosa di dance anni ’70, roba alla Abba e Bee Gees magari, che sono straordinari eheehe!

Passiamo a una domanda più di carattere generale: come vedi attualmente la scena metal italiana underground e non? Ci sono band di valore che per te meriterebbero altri palcoscenici?
Qual è la band per cui faresti carte false pur di suonarci assieme?
Come dico da sempre, la scena underground italiana è validissima e pullula di nomi che spaccano il culo, il problema è che nessuno ci vuole scommettere sopra più di quel tanto. Abbiamo una mentalità sbagliata qui in Italia, preferiamo puntare sulle reunion ehe! Le band di valore che meritano sono veramente tante, non starò a elencarle qui tutte. Una band con cui adorerei suonare? Sono tre, Bulldozer, Skruigners e Motorhead!

Dal 2001 dei tuoi Violent Overture (primi embrioni di Devastator) di acqua ne è passata sotto i ponti… tirando le somme 8 anni dopo com’è il bilancio? Hai rimorsi o rimpianti? E quali sono le ambizioni e i traguardi a cui miri?
Il bilancio dopo otto anni è più che positivo. Considerando tutte le menate che ci sono state (due cambi di cantante, etichette che ce c’hanno illuso, altre beghe varie) posso ritenermi più che soddisfatto del nostro operato. In otto anni di attività abbiamo tirato fuori 3 album, 2 demo live e un promo in studio. C’è gente in 15 anni di esistenza ha fatto meno di noi! Non ho nessun rimorso e nessun tipo di rimpianto, vivo alla giornata come sempre, non mi illudo più su niente. Come ambizione vorrei che i Devastator diventassero una band amata da tutti, non necessariamente famosa a livelli alti, ma ascoltata da ogni tipo di persona (dal rocker, dal metallaro, dal punkettone). Mi sentirei realizzato perché vuol dire che la gente avrebbe capito come intendiamo noi la musica, senza regole, senza schemi fissi e soprattutto senza limiti.

Ti ringrazio per questa bella intervista, Luca (che tra l’altro sarà la prima della nostra webzine!) lascio a te l’onere di chiudere l’intervista con qualcosa “Made by Devastator”!
Grazie mille per lo spazio che ci avete concesso, sono onorato ad essere il primo intervistato! Grazie soprattutto a te Alessandro per le domande, è stato un piacere rispondere! Ho risposto alle tue domande così, di getto, in completa sincerità. Io sono fatto così! Spero che chi legge si ritrovi in quello che penso, altrimenti pace! Invito tutti a visitare il nostro myspace www.devastator.it/devastatorcrew per ascoltare i nostri pezzi! Ogni commento che lasciate è ben accetto! Per la chiusura prendo un attimo le veci di Ricca: “MEGLIO MORI’ DI BEVE CHE DI SETE!”.

Intervista raccolta da Alex the Drunkard

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